Protesi mammarie – Attenzione alle false diagnosi di infarto all’ECG
“Gli impianti ostacolano il passaggio del segnale elettrico dal cuore alle derivazioni precordiali (a rischio soprattutto quelle da V1 a V4) e possono determinare all’ECG artefatti interpretabili come segni di ischemia (inversioni dell’onda T e sottoslivellamento del tratto ST). L’invito degli esperti è dunque quello di procedere sempre al monitoraggio degli enzimi di miocardionecrosi, per ridurre l’errore diagnostico. La ricerca presentata al congresso EHRA EUROPACE – CARDIOSTIM in corso a Vienna
Che le protesi mammarie fossero d’ostacolo all’esecuzione di un ecocardiogramma è cosa nota da tempo. Ma adesso, una ricerca appena presentata a EHRA EUROPACE – CARDIOSTIM 2017 (in corso a Vienna) fa intravvedere ulteriori criticità. Gli impianti mammari potrebbero infatti alterare i risultati dell’elettrocardiogramma, portando a false diagnosi di infarto.
“E’ noto – commenta il dottor Sok-Sithikun Bun, cardiologo presso il Princess Grace Hospital di Monaco – che le protesi rendono difficile lo studio del cuore all’ecocardiogramma perché gli ultrasuoni non penetrano bene attraverso gli impianti. Con questo studio siamo andati a vedere se le protesi mammarie potessero alterare anche i risultati di un ECG”.
Lo studio ha arruolato 28 donne con protesi mammarie e 20 donne della stessa età senza impianti protesici, tutte in buona salute e senza alterazioni strutturali cardiache note. Tutte sono state sottoposte ad ECG, ognuno dei quali veniva interpretato da due cardiologi esperti, e all’oscuro delle caratteristiche della paziente (età, sesso, presenza o assenza di alterazioni strutturali del cuore, presenza o assenza di protesi mammarie, ecc)…”
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Fonte: “Protesi mammarie: attenzione alle false diagnosi di infarto all’ECG”, Quotidiano sanità
Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=51950