Sclerosi multipla (SM) – Terapie di dimetilfumarato e natalizumab efficaci nelle fasi precoci di malattia
“Sono stati presentati a Boston in occasione della 69a edizione del congresso annuale della American Academy of Neurology (AAN) nuovi dati Real World a conferma dell’efficacia delle terapie dimetilfumarato e natalizumab per il trattamento della sclerosi multipla (SM). Se somministrati nelle fasi precoci della malattia, questi farmaci possono migliorare gli esiti clinici per i pazienti che convivono con la SM recidivante
La sclerosi multipla è una malattia cronica, spesso invalidante, che attacca il sistema nervoso centrale causando processi infiammatori. L’avvio di una terapia adeguata modificante la malattia (TMM) subito dopo la diagnosi è in grado di rallentare il declino fisico e cognitivo associato alla SM, contrastando la crescita della disabilità nel lungo periodo e permettendo alle persone affette da SM di rimanere attive più a lungo.
I dati comparativi di efficacia convalidano ulteriormente l’uso di dimetilfumarato nelle fasi precoci della SM
Dimetilfumarato è la terapia orale per la SM più prescritta al mondo. Un confronto tra i dati Real World ha offerto un’ulteriore prova della sua notevole efficacia rispetto ad altre terapie orali per la SM, sia nei pazienti naïve, sia in quelli trattati in precedenza con un trattamento modificante la malattia (DMT). I ricercatori hanno utilizzato i dati raccolti dalle assicurazioni mediche negli Stati Uniti per confrontare il tempo alla prima recidiva tra i pazienti che iniziano la terapia con dimetilfumarato rispetto a fingolimod o teriflunomide. Dai risultati emerge che dimetilfumarato ha ridotto significativamente il rischio di recidiva (30%) rispetto a teriflunomide (tasso di rischio [HR]: 1.302; p , e un’efficacia paragonabile a fingolimod (HR: 0.995; p=0.94). Questi risultati sono coerenti con altri dati comparativi sull’efficacia di dimetilfumarato, indicando esiti paragonabili alle altre terapie orali e una maggiore efficacia rispetto all’interferone beta e al glatiramer acetato.
Le analisi dei sottogruppi degli studi in aperto PROTEC e RESPOND hanno valutato dimetilfumarato, rispettivamente, nei pazienti con SM nelle fasi precoci e in quelli che effettuano un passaggio precoce a dimetilfumarato da un precedente DMT. I risultati mostrano che dimetilfumarato ha ridotto significativamente il tasso di recidiva annualizzato (ARR) nell’arco di un anno nei sottogruppi con SM nelle fasi precoci, compresi i sottogruppi di pazienti che sono passati a dimetilfumarato da una terapia convenzionale. I dati supplementari presentati in occasione del congresso confermano il profilo di sicurezza a lungo termine ben caratterizzato di dimetilfumarato nei pazienti trattati per un massimo di nove anni…”
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Fonte: “SM: dimetilfumarato e natalizumab efficaci nelle fasi precoci di malattia”, PHARMASTAR