Vitamina D assunta mensilmente ad alte dosi non previene le malattie cardiovascolari
“La vitamina D, se assunta mensilmente ad alte dosi, non previene le malattie cardiovascolari. Sono le conclusioni di uno studio clinico randomizzato, pubblicato recentemente su JAMA Cardiology, in cui gli autori sostengono che la supplementazione mensile di vitamina D non serva a questo scopo ma lasciano uno spiraglio sull’efficacia della vitamina D nelle malattie cardiovascolari se somministrata giornalmente o settimanalmente
I risultati ottenuti in questo studio spengono la speranza sull’assunzione della vitamina D, elemento essenziale, sicuro, economico e largamente disponibile che avrebbe potuto aiutare a combattere le malattie cardiovascolari su larga scala.
“Vogliamo specificare che i risultati finora ottenuti non comprendevano la valutazione sull’effetto che la supplementazione settimanale o giornaliera della vitamina D può avere sulle malattie cardiovascolari, e nemmeno il dosaggio”, ha fatto sapere il dottor Robert Scragg della University of Auckland, New Zealand, aggiungendo che il trial in questione, il VITAL finanziato dalla National Heart, Lung, and Blood Institute, che include la valutazione sia delle malattie cardiovascolari sia del cancro, è ancora in corso.
Vitamina D e prevenzione delle malattie cadiovascolari: dati limitati e confondenti
Esistono numerose evidenze sui benefici della vitamina D in differenti aree del nostro organismo.
Ad oggi si hanno però dati contrastanti sull’azione vantaggiosa di questa vitamina nel settore cardiologico; infatti da una parte i soggetti con bassi livelli di vitamina D presentano un rischio aumentato di malattie cardiovascolari, associazione spiegata mediante diversi meccanismi fisiopatologici, dall’altra la supplementazione non ha mostrato benefici relativi alle malattie cardiovascolari in seguito a dosaggi giornalieri molto bassi, come 400 UI/die, e alla scarsa aderenza…”
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Fonte: “Alte dosi di vitamina D non proteggono da malattie cardiovascolari”, PHARMASTAR